venerdì 30 maggio 2014

MALEFICENT - Recensione

Maleficent!!


E iniziamo subito con questa foto di Angelina Jolie versione Malefica perché ho passato più o meno ogni scena del film a pensare “quanto è bella Angelina”.
Angelina, sei meravigliosa in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, soprattutto quelli nella Brughiera, il luogo fantastico che funge da principale ambientazione del film. Un luogo pacifico pieno di folletti, fate e creature magiche di ogni tipo, comprese guardie-alberi dalla “bellezza classica”, che, a esser sincera, mi ha ricordato molto Avatar – sarà forse perché il regista Robert Stromberg è scenografo e autore di effetti speciali e ha vinto l’Oscar proprio per Avatar?
Il film è il remake del celebre film Disney “La bella addormentata nel bosco”: sì, intendo proprio il film e non la fiaba originale, perché i richiami al cartone animato sono continui ed evidenti.
Uno tra tutti, la fantastica scena del battesimo di Aurora, in cui lei arriva in tutta la sua oscura magnificenza, con tanto di ombra che ne anticipa l’arrivo e sottofondo musicale terrificante (similissimo a quello del cartone: l’ho adorato!!)  e, nonostante le suppliche di Stefano e l’ingenuità – chiamamola così – della regina, scaglia il suo maleficio: Aurora sarà bella e amata da tutti quelli che la conosceranno, ma prima che il sole tramonti sul giorno del suo sedicesimo compleanno ella cadrà in un sonno simile alla morte e nessun incantesimo terreno potrà mai spezzare la maledizione. Solo il bacio del vero amore potrà risvegliarla.
Vi avverto: questa scena vi piacerà tantissimo.
E vi piacerà tanto anche la scena in cui Aurora sarà attirata dalla voce di Malefica verso il fuso, anche quella piuttosto fedele al cartone, impregnata di magia e mistero.

In realtà, la madre di tutte le differenze è che la protagonista di questo film è, nel caso non si capisse dal titolo, Malefica.
Si racconta la sua storia da quando era una fata ragazzina buona e amata da tutti, nonostante il suo nome che di fatato ha ben poco, due ali terrificanti quanto potenti e un bel paio di corna diaboliche in testa.
Si narra del suo amore con Stefano, prima che diventasse re, e si mostra come diventi cattiva in seguito al di lui tradimento: spinto dall’ambizione, pur di diventare re le taglia le ali.
Insomma, cattivi non si nasce, si diventa.
Si analizza il percorso di questo personaggio, da buona a cattiva maestosa, regale, potente, perfetta. Angelina è stata bravissima, ho molto apprezzato l’espressività che le ha saputo dare: che movenze, che sguardi, che sorrisi, che cambi di espressione! Personalmente mi è piaciuta molto anche la sua doppiatrice, con un’intonazione davvero calzante. 


Infine, si narra del suo ritorno sulla retta via e il suo affetto sincero nei confronti di Aurora, che la spingerà addirittura a tentare di rompere il maleficio.
 
Devo essere sincera: all’inizio pensavo che sarebbe stata un po’ un’americanata e che la Malefica del cartone animato fosse una cattiva troppo altezzosa e senza scrupoli per poter essere rappresentata in qualsiasi altro modo. Ero abbastanza titubante riguardo all’idea di darle un passato: insomma, per me era la cattiva di gran classe per eccellenza e soprattutto malvagia per il solo gusto di esserlo.
Devo ricredermi: pur essendosi discostata dal racconto del cartone animato e anche dalla fiaba originale, questa Malefica mi ha convinta e, nella sua fase da perfida, Angelina ha saputo rendere con giustizia una delle mie malvagie preferite. Senza contare che col suo carisma riesce proprio a dominare la scena, da vera signora del male.

Anche se non più protagonista, anche Aurora riveste, ovviamente, un ruolo fondamentale nel film: il sorriso di Elle Fanning è disarmante. Ci viene proposta una versione di Aurora che è curiosa, che sorride sempre (anche troppo), che ha gli occhioni grandi e da sognatrice e i capelli biondissimi, che si lascia trascinare dall’entusiasmo, che si affeziona a Malefica credendola la sua Fata Madrina.
Insomma, credo che sia impossibile non apprezzare questo personaggio (e soprattutto non apprezzare Malefica quando frena le sue infinite chiacchiere mettendola a dormire), anche perché, secondo me, incarna alla perfezione la gioia e la spensieratezza che una ragazzina dovrebbe avere a sedici anni.
È spontanea e naturale quando scopre quel nuovo mondo rappresentato dalla Brughiera, è teneramente imbarazzata quando conosce Filippo: è decisamente credibile e per nulla forzata.


Curiosità: nella scena in cui Aurora è piccola e chiede a Malefica di essere presa in braccio, quella bambina bella e dolce che vedete è Vivienne Jolie Pitt, sì, proprio la figlia di Brad e Angelina.

Adesso vi starete chiedendo perché mai Aurora voglia essere presa in braccio da Malefica e perché quest’ultima si affezioni alla bambina. Ebbene, la risposta è da ricercare in quello che ho ritenuto un lato negativo del film: le tre fate.
Allora, la prima cosa che vedrete, al Battesimo, è che il terzo dono mancherà e che le tre fatine sono piuttosto stupide. Questa vostra ultima impressione verrà confermata senza alcuna pietà in tutto il film e soprattutto nella parte che le rappresenta nella vita quotidiana alla capanna nel bosco: la neonata piange e loro dormono col cotone nelle orecchie, la neonata ha fame e vogliono propinarle delle carote crude intere appena colte.
Tocca dunque a Malefica e al suo uomo-corvo Fosco prendersi cura della povera bambina, mentre la spiano di nascosto: è qui che si viene forse a creare uno strano rapporto madre-figlia, che si rafforzerà quando Aurora inizierà a trascorrere le sue giornate insieme alla fata “cattiva” nella Brughiera.
In questa versione non abbiamo troll idioti che cercano una bambina in una culla per sedici anni, ma tre fate che si fanno scoprire appena arrivano alla capanna subito dopo il battesimo.
Un’altra cosa che noterete, con una certa dose di sconcerto, è che una delle tre fate è la Umbridge. Indovinate quale delle tre…



E poi, pur essendoci la torta mal cucinata, manca l’epica scena del vestito con annessa lite sul colore, che, per chi come me ama il cartone animato, sarà percepita come una grave carenza.

[Oh, a proposito: un’altra scena che mancherà molto a tutti voi che amate il cartone è il richiamo che Malefica fa invocando le forze del male]

E ora mi rivolgo a voi, amanti del principe Filippo: se vi aspettate il classico principe che combatte furiosamente contro il drago, spada alla mano e lancia in resta, resterete deluse. Se invece, come mi ha fatto notare una mia conoscente, vi piacciono gli One Direction, allora è probabile che vi piaccia anche il principe: se nel film o in quell’epoca ci fossero state le boyband lui ne avrebbe fatto sicuramente parte.

Però no, non canta. In effetti, non fa nulla. Appare. E dorme. E non salva nessuno, infatti il suo bacio ad Aurora è un po’ come lui: inutile.
Non poteva che essere diversamente, visto che con Aurora avrà scambiato sì e no tre frasi in croce. E qui c’è un messaggio importante: il colpo di fulmine e l’amore a prima vista non corrispondono al vero amore. Amen.

Un’altra cosa, e con questa ho esaurito le critiche: sul finale corrono un po’ troppo. È probabile che vi troviate a guardare lo schermo chiedendovi “ma come? E Aurora non si arrabbia per quello che ha fatto Malefica? Tutti amici come prima?”.
No, non mi sto riferendo alla maledizione, ma alla facilità con cui si tralasciano le morti (compresa quella della madre di Aurora,  bypassata alla grande).
Ecco, parliamo di morti e parliamo della battaglia finale. Quanto fuoco e che drago!!
Allora, diciamocelo chiaro e tondo: gli effetti speciali erano veramente fatti bene e con cura. Spettacolari. Parlo delle creature, parlo degli animali, parlo della rappresentazione verde e gialla degli incantesimi di Malefica, parlo di tutto e parlo del drago! In realtà, l’unica pecca che ho trovata sono state le digitalizzazioni delle tre fate quando sono in versione piccola: non sono riuscita a capire se le abbiano fatte male o volutamente bruttine. O entrambe le cose.
Ma torniamo alla battaglia: non si tratta né del classico duello tra buono e cattivo, né dello scontro tra due enormi schieramenti opposti come prevede l’ABC del fantasy. Si tratta di Malefica e del drago contro tutti, ma solo per legittima difesa: epica la scena in cui lei riesce ad impossessarsi nuovamente delle sue ali, grazie ad Aurora che le libera, e si innalza in tutto il suo splendore maligno sui soldati nemici e sul re.

Il re è proprio Stefano. Ve lo ricordate nel cartone? Ecco, era così (è quello moro):

e adesso invece è così:


Un bel cambiamento di immagine (e di attitudini).
E lui ha anche dei bei cambiamenti psicologici nel film.
Lo si vede passare da ladro ad amico e innamorato di Malefica, lo si vede diventare traditore e poi re, e infine lo si vede praticamente uscire di senno.
Avrà avuto anche le sue ragioni, non lo nego, e tutto sommato si può anche comprendere se si concede alle sue azioni il beneficio del dubbio: magari ha tradito Malefica seguendo un ragionamento un po’ contorto del tipo “il re ti vuole morta. Io ti taglio le ali, facendogli credere che tu lo sia, in questo modo io diventerò re e ti lascerò in pace”, e magari tratta male Aurora quando la rivede solamente per proteggerla e fa fare turni di lavoro massacranti e improponibili ai fabbri solamente per difendere la figlia, eppure sorge spontaneo il dubbio che ogni sua azione sia dettata in realtà da una malata voglia di vendicarsi di Malefica. Insomma, si ha la sensazione che più che cattivo, sia folle. Questo dubbio si rafforza quando ignora altamente la moglie sul letto di morte per parlare alle ali della fata tenute chiuse in una teca. Si tratta di uno di quei personaggi che un po’ comprendi e un po’ ti sta antipatico, pur sapendo che ha sofferto.

La sensazione generale che ho avuto è che, se fosse stato un po’ più calmo e tranquillo, tutto il grande equivoco e l’intreccio che si era creato si sarebbero potuti risolvere benissimo parlando e spiegando le proprie ragioni, magari davanti ad una bella tazza fumante di camomilla.
Ecco, la mia speranza di un chiarimento e di un lieto fine per tutti, nutrita durante l’intero film, è stata disattesa e un po’ me ne dispiace… è come se qualcosa restasse irrisolto. O almeno per me. Forse questo è dovuto al fatto che per me è stato difficile individuare il cattivo e probabilmente nemmeno c’è: Malefica non è cattiva e non è eroina, Stefano è folle e ambizioso ma non è nemmeno così crudele come sembra. È tutta una questione di punti di vista e questa è una cosa che ho apprezzato moltissimo (ma che comunque avrei sviluppato con un lieto fine più grandioso di quello che c'è effettivamente stato).

Concludo dunque con un rapido riassunto:
·       

  •            Scena preferita: Malefica che vola sopra le nuvole, al tramonto, sembra un angelo in un mare dorato. Vale la pena di vedere il film anche solo per questa, magari con in sottofondo la musica della Twenty-Century Fox. Bellissimi gli effetti speciali.

  • ·         Storia: forse un po’ banale, ma mi è piaciuta. Dopo Frozen, ecco che questo film ci offre una visione ancora diversa del vero amore e delle molteplici forme che questo può assumere, regalandoci un colpo di scena finale che, in effetti, è intuibile, ma che comunque è capace di strappare un sorriso.

  • ·         Regia: a me è piaciuta moltissimo, le scene erano proprio belle e non c’è altro modo di definirle.

  • ·         Consigliato: decisamente sì!! Vale la pena di allietarsi la serata con questo film.

E voi lo avete già visto? Vi è piaciuto? Fateci sapere che cosa ne pensate!!

Alla prossima,

Mel

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