martedì 27 maggio 2014

30 DAY BOOK CHALLENGE (terza e ultima parte)



Anche le cose migliori (?) prima o poi finiscono. O almeno così si dice. Ecco, dopo tre settimane, la terza e ultima parte della "30 Day Book Challenge".


21st day: the first book you remember reading


                                               La Nuvola Olga e il Sole, Nicoletta Costa
Sì, non sembra particolarmente professionale, ma alle elementari ero fierissima di essere stata messa nel gruppo di quanti già leggevano bene e che alla distribuzione dei libri mi fosse stato assegnato il più lungo. Figuratevi come erano gli altri. Comunque, lo avevo divorato davvero in pochissimo tempo e mi ricordo ancora la domanda finale: se la Luna si chiama Giovanna e la Nuvola Olga, qual è il nome del Sole? E io, che già allora avevo consumato la videocassetta di Hercules, avevo ovviamente risposto "Apollo"! 




22nd day: a book that makes you cry


Mille splendidi soli, Khaled Hosseini
Kabul sarà anche una città meravigliosa e intrisa di quel fascino misterioso che solo l'Oriente sa dare, ma non è facile per le donne godere di quei mille splendidi soli che illuminano le strette vie polverose e gettano riflessi multicolori sugli oggetti esposti nei bazar.
Come potrei non adorare Mariam, non stimare questa donna così coraggiosa e sfortunata, non piangere tanto la prima quanto (e soprattutto) l'ultima volta che scrive il suo nome?
                                 
                                  Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti

né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri



(Saib Tabrizi, riferendosi a Kabul, XVII secolo)
                                 




23rd day: a book you wanted to read for a long time but still haven't

Paula, Isabel Allende
Un giorno troverò il coraggio di leggerlo. Ma dovrò avere un po' di tempo libero, perché non potrei davvero tollerare di dovermi limitare a sfogliare le pagine a singhiozzo - magari ritagliandomi un momento tra le sessioni di studio -  e davvero non vorrei trascinarmelo pietosamente per mesi senza mai arrivare al dunque. Eppure, non penso me lo porterei al mare, quando effettivamente le mie giornate trascorrono nel più dolce far nulla. L'ombrellone e il diario della morte di una figlia non vanno troppo d'accordo. 





24th day: a book you wish more people have read

Il libro della grammatica interiore, David Grossman
Il mio libro preferito di Grossman, ma contemporaneamente la sua opera probabilmente meno famosa. Tuttavia, se più persone l'avessero letta, potrebbero forse capire quanto magico e vivo possa essere l'animo di Aharon, imprigionato in un corpo da bambino, condannato a restare piccolissimo, gracile e flessuoso quando i suoi coetanei hanno ormai i primi segni della pubertà e nei bagni della scuola si vantano della barba appena spuntata. Aharon vorrebbe continuare a sbirciare i vicini dalla finestra, fingere di scoprire agenti del Mossad tra la gente comune, correre fino alla discarica ed esibirsi come un giovane Houdini. Vorrebbe, in breve, restare così com'è, senza dover per forza crescere anche se non si sente pronto, senza doversi uniformare agli adulti nevrotici e tanto diversi da lui che lo circondano.




25th day: a character you can relate to the most

Le notti bianche, Fëdor Dostoevskij

Il Sognatore, proprio come il suo misterioso soprannome suggerisce, non fa altro che sognare. E lo fa con così tanta intensità da dimenticarsi di vivere, da innamorarsi sistematicamente delle principesse delle favole, da cambiare continuamente i contorni della sua stessa vita proprio come una romanziere potrebbe fare con i destini dei personaggi che inventa. Come si può resistere alla grettezza del mondo quando la mente offre un rifugio tanto sicuro o quando si è in grado di costruire a tavolino un universo in cui dietro ogni prostituta si nasconde Pretty Woman? 
E se anche solo per un brevissimo istante gli è concesso di sperare che il suo sogno diventi realtà, allora non dovrebbe forse ritenersi appagato?

Sia sempre luminoso il tuo cielo, sia sempre sereno e calmo il tuo dolce sorriso, e tu sia sempre benedetta per il minuto di felicità e di beatitudine che hai dato a un cuore ignoto, solitario e grato!

Mio Dio! Un intero minuto di beatitudine! E' forse poco, sia pure in un'intera vita umana?




26th day: a book that changed your opinion about something



Mrs. Dalloway, Virginia Woolf
Fin da quando Clarissa è uscita dicendo che avrebbe comprato i fiori da sola, mi sono ritrovata completamente immersa nella Londra che Virginia Woolf delinea pagina per pagina attraverso il flusso di pensiero dei personaggi che si affollano tra le righe. Mi avevano continuamente ripetuto che si trattava di un libro noioso, difficile, che soltanto per obbligo si poteva decidere di leggere; dopo "La coscienza di Zeno", mi ero ripromessa di tenermi ben lontana da qualsiasi libro in cui comparissero, anche solo lontanamente, psichiatri, bugiardi o ipocondriaci. Quanto mi sbagliavo. Un flusso di coscienza, se ben scritto, nei limiti della comprensibilità, su un tema importante, risulta quanto mai affascinante.




27th day: the most surprising plot twist or ending

                                          
                                                            Espiazione, Ian McEwan
Mi ripeto, è vero, ma davvero non saprei che altro scegliere: scoprire che tutto ciò di cui si è letto non è altro che una finzione, un'espiazione appunto, e che la nostra "Arabella dall'animo sincero e il suo principe - dottore" alla fine non sono sopravvissuti per amarsi non può che lasciare scioccati. Ha sconvolto anche me che, forse scioccamente, mi ero già fatta raccontare il finale per filo e per segno. Per questo vi lascio con questa immagine, perché possiate tutti ricordare Cecilia giovane e felice nel suo splendido vestito verde. 




28th day: favourite title of a book



L'insostenibile leggerezza dell'essere, Milan Kundera
Un titolo che dice tutto e niente, che rimanda alla filosofia, che suggerisce mille interpretazioni e non ne conferma nessuna. Tutti i personaggi di Kundera sono in fondo dei perdenti, sconfitti dalla vita, dalle loro stesse passioni, dal caos della Storia, che è sempre molto più grande di loro. Se un Essere "pesante" e uno "leggero" sono ugualmente insostenibili, vivremmo più felici se fossimo come Tomàs o come Tereza, se assomigliassimo a Franz o a Sabina?




29th day: a book everyone hated but you liked


Twilight, Stephenie Meyer
Sarà che sono perennemente affamata di romanticismo, sarà che sogno un ragazzo pallido, biondo, sensibile, colto, alto e ovviamente bellissimo (una sorta di modello - letterato; ovviamente la cosa è molto possibile), ma a me Twilight è davvero piaciuto. Certo, non sarà un capolavoro dell'alta letteratura e ci saranno più stereotipi in questo libro che fandonie nei comizi in tv, ma la storia di Edward e Bella va a toccare tutti quei punti che più fanno sognare. Alle volte, possiamo davvero permetterci di essere agnelli stupidi o leoni pazzi e masochisti. 




30th day: your favourite book of all time

L'eleganza del riccio, Muriel Barbery
Amo  davvero alla follia la storia di Renée e Paloma, non saprei che altro dire. Penso di avere ormai perso il conto di quante volte abbia riletto il libro da quando, a quindici anni, me lo sono fatta prestare senza nessun motivo in particolare e con aspettative non troppo alte.
Tra l'altro, quasi sei anni dopo e con una maturità in tasca, resta la miglior spiegazione di Kant che abbia mai trovato: per capire davvero la fenomenologia, pensate a un gatto (meglio se si chiama Lev o, nel caso sia femmina, Kitty) che in realtà non sia altro che una palla verde.




Dumbledore

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