Buongiorno a tutti!!
Come state?
Iniziate già a provare un po' di malinconia per l'estate che sta finendo? (alcuni di voi potrebbero obiettare che non è mai iniziata e in effetti non avrebbero nemmeno tutti i torti). Ad ogni modo settembre sta arrivando ed effettivamente vedere la spiaggia che si svuota è uno spettacolo che mette sempre un po' di tristezza. L'estate tramonta ma noi PMC girls siamo sempre qui, ed anche Onde Sonore.
Non è un caso che nell'incipit io abbia citato la malinconia, perché, lo ammetto, malinconia è quello che ho provato mentre cercavo le canzoni adatte a questo post: malinconia perché hanno suscitato in me dei ricordi e mi hanno portata a riascoltare anche altre canzoni e a rivedere altri video che, come in una reazione a catena, hanno riportato alla mente altri ricordi e così via.
Il post di oggi riguarda le pubblicità estive e le relative canzoni.
Ovviamente non posso esaurire tutto il panorama e, come sempre, mi sono limitata a sceglierne alcune.
[Prima o poi farò un post sulle canzoni a mio parere più belle di tutte le pubblicità (e quindi non solo quelle estive) perché, davvero, mi è dispiaciuto molto escluderne alcune per motivi stagionali].
Tormentoni e pubblicità si intersecano l'un l'altro che è un piacere e talvolta è difficile capire quanto la musica influisca sul successo della pubblicità e quanto invece la pubblicità funga da trampolino di lancio di una canzone.
Sicuramente la pubblicità serve anche da trampolino di rilancio, perché magari al giorno d'oggi associamo a determinati spot canzoni che nel passato erano già famosissime: un esempio su tutti Tequila dei The Champs, del 1958. Detta così non vi dice nulla, vero? Bene, andate ad ascoltarla e sono sicurissima che saprete immediatamente che prodotto associare a questo brano. Un altro esempio, se consideriamo anche le canzoni usate come sigla, e di conseguenza anche per la pubblicità del programma, è Smoke on the water dei Deep Purple (1972), chiamata per diverso tempo dai più, con orrore dei meno, "la sigla di Lucignolo".
Trovo che sia un tema affascinante e affascinante è anche la reazione che abbiamo quando rivediamo le pubblicità vecchie o magari risentiamo una canzone che colleghiamo istintivamente a quella pubblicità. Non so se ricorderete le canzoni o le pubblicità che vi proporrò, ma spero di riuscire a scatenare in voi qualche bel ricordo.
Bando alle ciance e alle tecniche di marketing e passiamo alla cosa più importante di tutte, ai nostri fini: la musica.
Iniziamo dal settore dei gelati che, ovviamente, in estate fa del suo meglio e anche di più.
Ora, l'Algida, per quanto riguarda le pubblicità, regala veramente gioie: sfoltendo molto sono infine giunta a selezionare due brani.
Il primo è un brano di musica elettronica, dai suoni morbidi e sognatori, registrato nel 2002 ad opera di un duo composto da Imogen Heap e Guy Sigsworth e noto come Frou Frou. La voce è quella seducente e capace da passare dall'essere "sospirata" a "nitida" di Imogen Heap: la prima canzone è It's good to be in love.
La seconda canzone è quella alla quale un po' pensate quando dite o sentite qualcuno dire "se mi vedete fare un cosa del genere... fermatemi!". Vi è tornata in mente la pubblicità?
I want to know what love is è una ballata all'insegna di suoni dolci, di una voce potente, profonda o avvolgente a seconda delle necessità (forse dagli acuti un po' troppo strillati a mio parere, ma comunque gradevole) e di un coro che sta al ritornello come la ciliegina sta sulla torta. Pubblicata nel 1984, questo pezzo che a me piace tantissimo è del gruppo Foreigner.
Passiamo adesso alla Sammontana, per non far torto a nessuno. Va detto, ad onore della Sammontana, che nelle sue pubblicità ha fatto uso soprattutto di jingle appositamente creati: il primo esempio che mi viene in mente è "E' Prezzemolo il gelato Sammontana, nel gelato di vaniglia il bastoncino va...", che sinceramente mi ha sempre ricordato un po' lo stile degli Aqua. Tuttavia a volte ha fatto ricorso anche a canzoni già create, come per esempio in uno spot del 1997 in cui ha scelto di utilizzare il brano di debutto del gruppo folk rock Mungo Jerry. Il brano si intitola In the summertime (1970) e decisamente parla dell'estate e della leggerezza che questa porta con sé, non solo attraverso il testo ma anche grazie al ritmo scanzonato e spensierato. Per inciso, a me piace tantissimo.
E adesso Motta/Antica Gelateria del Corso/Nestlè. La prossima canzone era presente nello spot di un immortale gelato che sono sicura tutti voi abbiate presente: la Coppa del Nonno. Ecco, so già che nelle vostri menti la canzone sta già suonando e, dopotutto, come potrebbe essere diversamente? Lo zuccheroso e romantico ritornello di I feel good, I feel fine, così melodioso, è difficile da dimenticare. Al di là del celeberrimo ritornello, è la canzone nella sua interezza che si rivela valida: la voce della cantante Gisella Cozzo è piacevole e la parte strumentale ben fatta, e mi piace molto il marcato accompagnamento della chitarra classica all'inizio. E' del 1996.
Dai gelati ci spostiamo alle bevande perché non è davvero estate finché in tv non compare la pubblicità dell'Estathé. In particolare, un anno ha utilizzato un classico pop leggero e delicato che ci riporta a tranquille serate in spiaggia e di cui sono in seguito state fatte diverse cover di diversi generi (si va da Liza Minnelli ai Toploader ad Alyson Stoner ): la canzone è Dancing in the Moonlight, e la sua versione originale risale al 1972 ad opera del gruppo King Harvest. E' magica, calda, incantevole, e tutto, dalla voce agli strumenti, contribuisce a creare un senso di quiete rassicurante che ti culla alla luce della luna.
D'estate c'è un altro settore in cui si scatenano le danze: la telefonia. (Oddio, in realtà anche il resto dell'anno non scherza...).
Comunque... vi ricordate Omnitel? Ecco. Vi ricordate Megan Gale? Di nuovo: ecco. Torniamo a quelle pubblicità: una di queste aveva come colonna sonora un brano di un'artista versatile: cantante, cantautrice, produttrice, presentatrice, Cher ha vinto persino un Oscar come attrice. In questa sede vi ripropongo l'energica Believe del 1998, dai toni dance e house che conquistano definitivamente l'ascoltatore, nel caso non fosse già bastata la grinta della cantante.
In più, in questo brano potete ascoltare l'evidente uso dell'Auto-Tune per alterare e distorcere la sua voce: quest'ultima è una caratteristica molto interessante perché è stata la prima volta che l'Auto-Tune è stato utilizzato per una canzone pop e la tecnica adottata in Believe, visto il grande successo della canzone, è stata chiamata "effetto Cher".
Anche la Wind offre canzoni interessanti: quella che ho scelto è opera di un'artista olandese che personalmente apprezzo moltissimo sia per la sua voce virtuosa, sempre ben calibrata e ben controllata, sia per il suo inconfondibile stile jazz, curato e da un punto di vista musicale e da un punto di vista d'aspetto. Sto parlando di Caro Emerald: sempre composta, espressiva, è brava e ha tecnica. E si sente. La sua voce colpisce le note con la precisione e la decisione di una freccia ma con la delicatezza di una pioggerellina primaverile: ascoltatela anche solo con un semplice accompagnamento della chitarra classica e vi renderete conto della sua bravura.
La canzone in questione è Stuck, del 2009, veloce e incalzante:
Siccome siamo moralmente corrette e non ci piacciono le disparità, ora è il turno della TIM: combattuta tra la pubblicità con Fiammetta (chi se la ricorda?) che proponeva una discutibile cover di un classico della Bella musica (sì, la "b" maiuscola è voluta) qual è Con te partirò, ho infine optato per una vecchia pubblicità che come colonna sonora aveva Vieni con me dei Paps'n'Skar (2005): melodiosa, dance, orecchiabile, romantica, dal testo semplice ma realistico: "vieni con me, ti porterò lontano perché la vita è così bella e lo sai e vedrai che troverò la strada per stare insieme a te". Probabilmente un po' adolescenziale, ma comunque efficace.
E infine concludiamo in bellezza e in freschezza, con la pubblicità della birra Dreher che sceglie due grandissimi artisti italiani che, ispirati dai Blues Brothers, decidono di avviare una collaborazione con lo pseudonimo di Ja-Ga Brothers: sto parlando, ma lo avete già capito, di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. La canzone in questione è Birra (1983): movimentata, divertente, allegra. Dalle musicalità interessanti e, se mi si passa il termine, "buffe", che strappano un sorriso, e dal ritmo incalzante, è certamente un simpatico esempio di rock'n'roll italiano in puro stile Ja-Ga. Buon ascolto!
A presto!
Mel
Adoro la prima canzone... Ma una che non potrò mai dimenticare è "All about us" delle TATU nella pubblicità della Breil ;)
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