sabato 26 luglio 2014

ONDE SONORE - PUNTATA 6 - Sunshine


Buongiorno popolo della rete!!

Il post di quest’oggi parlerà di sunshine, di sole splendente. Esatto, proprio quello che dovrebbe farci compagnia in questo luglio e che invece non c’è.

Avrei dovuto affrontare questo tema nel prossimo post, ma date le circostanze ho deciso di anticipare. Sia mai che magari il sole prenda spunto e si decida finalmente a brillare sereno.
La prima canzone che ho scelto per voi è una di quelle che mi mette di più in quello che chiamo summer mood: anche solo ascoltandola e cantandola per me splende il sole e immediatamente divento di ottimo umore. In stile reggae, risale al 1989. Luminosa, semplice, allegra, la canzone è Rootsie & Bootsie di Papa Winnie.


Come avrete certamente notato il ritornello è quello della famosissima canzone You are my sunshine: spensierata, dalle sonorità romantiche, con una matrice country che si è persa nel tempo. Scritta da Jimmie Davis e Charles Mitchell (nel 1933), è stata registrata nel 1940. Tuttavia, la sua prima registrazione risale al 22 agosto 1939 ad opera dei The Pine Ridge Boys. In seguito, come tutti saprete, ne sono state fatte diverse cover. Quella che vi propongo io è proprio la versione di Jimmie Davis e Charles Mitchell.



Visto che ho aperto col genere reggae mi mantengo su quella scia e dunque ecco a voi i Laid Back, gruppo danese di musica elettronica, con Sunshine Reggae (1983). Mi fa pensare alle onde del mare al tramonto, qualcosa da bere in mano e tanta tanta dolcezza.



Torniamo alle canzoni “vecchie ma arcinote” e fermiamoci nel 1969: questa canzone si tratta in realtà di un medley tra due brani, ed è stata interpretata dai The Fifth Dimension. Due canzoni diverse messe insieme per quello che è stato un grande successo, molto orecchiabile: Aquarius/Let the sunshine in.



Parliamo sempre di fondamenta della musica: i Beatles. Ebbene sì, anche loro hanno cantato il brillar del sole, nel 1966, con Good day sunshine. È una canzone che mi piace molto: è leggera ma proprio quando cantano “good day sunshine” presenta dei suoni interessanti, le loro voci quasi sono… dissonanti, mi azzarderei a dire. Ma in senso buono: acquista spessore e rompe la routine, molto carina, delle strofe.


Adesso tocca ad una canzoncina deliziosa, breve breve, ma che dà il meglio di sé. Già il titolo mette di buon umore: Sunshine, lollipops and rainbows ed è cantata da Lesley Gore (1963). Briosa, decisamente da ballare, dai suoni esuberanti e interpretata da una voce molto melodiosa, è una canzone pop che ho scoperto fare parte del genere sunshine pop: nato in California circa a metà anni Sessanta, è un genere apolitico che si basa su suoni vivaci e solari e testi non impegnativi; una grande attenzione è però rivolta ai suoni, sia quelli vocali sia quelli musicali: sono impiegati strumenti a corda, batteria, basso, chitarra, piano, talvolta lo xilofono e il clavicembalo. Tra i suoi esponenti di spicco ci sono i Beach Boys e i The 5th Dimension, citati prima.
Curiosità sulla canzone: è stata usata anche dall'industria cinematografia e persino in un episodio dei Simpson.



Rimanendo sull'allegro andante, ecco una delle canzoni più energiche e orecchiabili che io abbia mai sentito. Fresca e molto molto attiva, quando la si ascolta sembra davvero di star camminando sui raggi solari: sto parlando di Walking on sunshine, di Katrina & the Waves (1985).



Approdiamo adesso a canzoni più recenti.
La prima che vi propongo è una canzone con un ritmo deciso e veloce, raggiante, che induce al rilassamento, nel senso che fa sì che tutti i brutti pensieri scivolino via per concentrarsi solamente su mare, sul “sole d’oro” e sulle gioie della vita. È una canzone che ti fa proprio percepire il “battito del sole, battito del sole, battito del sole” e io non riesco a smettere di ascoltarla. Ecco a voi Sound of sunshine, di Michael Franti & Spearhead featuring Jovanotti (2010).



Sunshine song di Jason Mraz (2009) presenta suoni più malinconici ed è decisamente più lenta, dolce e romantica. Di questa bella canzone mi ha colpita particolarmente una frase: “if there’s a light in everybody, send out your ray of sunshine”. Trovo che sia un ottimo modo di porsi col prossimo, trasmettere gioia e luce. Ad ognuno le proprie considerazioni, però, ecco, la trovo una bellissima immagine per esprimere questo concetto e ci tenevo a sottolinearla.



Con questa canzone ci siamo avvicinati ad un umore un po’ più tranquillo ed infatti le ultime due che vi suggerisco di ascoltare sono un po’ più “tristi”. La prima risale al 1971, è blues e scura e procede adagio, quasi trascinata. Tuttavia è "forte" per come riesce a trasmettere un sentimento. E' proprio "sentita" e così si fa largo nelle menti e conquista tutti (per quanto mi riguarda, grazie anche alle note basse, che adoro). Ammetto che anche quell’ossessivo e lento “I know” ripetuto ventisei volte fa la sua parte. Un capolavoro apprezzato ancora oggi, è Ain’t no sunshine di Bill Whiters.


Dulcis in fundo, Sunshine roses di Gene Cotton (1974). Inizia lenta per poi scatenarsi. Ma è uno scatenamento diverso dalle altre, c’è qualcosa in questa canzone che mi mette addosso tanta speranza ma anche malinconia. È complicato da descrivere, ma questa canzone quasi mi commuove, è come se in quei suoni convivesse qualcosa di triste e qualcosa di bello, un ritorno al passato ma anche tanti sogni per il futuro. Ne lascio a voi il giudizio e il link che vi riporterà al video su youtube: mi raccomando, ascoltatela, perché merita sul serio.


E anche per oggi è tutto e spero che questa piccola scaletta vi sia piaciuta. Se conoscete altre canzoni sul tema “sunshine”, magari anche più recenti, fatecelo sapere nei commenti, mi raccomando!!

Io vi do appuntamento a sabato 9 agosto (il prossimo sarò in vacanza, tempo permettendo) con le canzoni da struscio da spiaggia (insomma, quelle per una romantica serata). Stay tuned!

Baci,

Mel

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